Raccolgo l'invito di Orso Guercio e di Farfalla di fiume e pubblico, se ci riesco, i contenuti del numerozero de l'ululato. Mi pare giusto che sia tutto alla luce del blog e, sprattutto, mi diverte molto l'idea che ciò che abbiamo vissuto prima, lasci spazi a ciò che abbiamo condiviso poi. La nostra è una tribù in cui lo spazio tempo è una variabile e non una costante.
HAUG!
L’ululato
Come leggete abbiamo inaugurato una
nuova testata, il lupo grigio si arroga il diritto di avviare e redarre questo
numero zero, ma dal prossimo, se mai ci sarà, ognuno può immettere il proprio
pensiero, desiderio, curiosità, cazzata. Possiamo utilizzare questo foglio base
e riprodurre il proprio modello con le proprie parole, disegni, foto, ricette,
proposte. Lo facciamo girare nella nostra mailng list e ci divertiamo su.
COUS-COUS il film
Un film di Abdel Kechiche. Con Habib
Boufares, Hafsia Herzi, Faridah Benkhetache, Abdelhamid Aktouche, Bouraouïa Marzouk.
continua»
Titolo originale La Graine et le
Mulet. Drammatico, durata 151 min. - Francia 2007
Beiji, 6o anni, lavora alla
riparazione delle imbarcazioni nel porto di Sète, vicino a Marsiglia. Poco
disposto alla flessibilità che la nuova organizzazione impone, viene
licenziato. Beiji è divorziato e ha una nuova compagna ma non ha perso i
contatti con la famiglia. Ora l'uomo vuole realizzare un sogno: ristrutturare
una vecchia imbarcazione e trasformarla in un ristorante in cui proporre come
piatto forte il cuscus al pesce. Nonostante le difficoltà economiche Beiji
trova l'aiuto di tutti i familiari e l'impresa pare destinata al successo.
,
(Ricetta a cura delle chef senegalesi Ba
Diatou e Arame
Bakar Diop N'Deye)
Ingredienti per 10
persone:
•2kg di sgombro •500 gr di gamberetti veraci •1 kg di
pomodori pelati •0.3 litri di olio d'oliva •100 gr di cipolla •2 verze •200 gr
di piselli •300 gr di carote •2 mazzetti di prezzemolo •250 gr di aglio •3uova
•pancarré •100 ml di latte •1 kg di cous cous •pepe •zafferano •sale
•peperoncino •paprika •cumino •zenzero
Procedimento per il
sugo:
Con il mixer lavorate
il pesce, le uova, il sale, il pepe, l’aglio, 5 pomodori, il prezzemolo e il
pane già bagnato nel latte. Fate delle polpette di uguale misura.
Per il sugo soffriggete
la cipolla con un po’ di olio d'oliva. Mettete i pomodori tagliati a dadini,
versate un litro di acqua, la verza tagliata sottile, le carote e i piselli.
Aggiungere sale, zenzero tritato fino, pepe, paprika e cumino a piacere.
Preparazione del
couscous:
Disporre il couscous di semola media
di miglio in un grande piatto, aggiungere 3 cucchiai di olio e un pizzico di
sale. Lavorate la semola con poca acqua per volta, utilizzate la pentola per la
cottura a vapore. Lasciate cuocere per circa 30 minuti. Condite con il sugo,
disponete le polpette e servite.
bon appétit à tous le monde
Grizli aveugles et Lune secs
Per la mente e per lo spirito
Cous cous o cuscus o cuscussù
Di origine maghrebina, il
cous cous ha viaggiato nell’Africa subsahariana, dal Ciad al Senegal, per
raggiungere i paesi mediorientali e diventare uno dei piatti più diffusi in
Francia, in Grecia e in tutto il bacino mediterraneo, in Italia è conosciuto
soprattutto in Sardegna (Carloforte), nel livornese e nel trapanese (San Vito
Lo Capo). Alimento primordiale e leggero a base do semola di grano
Nella tradizione tunisina
Si tratta
di una pietanza dalla forte valenza sociale in quanto lo si consuma tutti
insieme seduti per terra,
su morbidi cuscini, attorno a un
grande piatto rotondo con la carne o il pesce e le verdure al centro, a cui
attingono tutti i commensali. Il brodo viene servito in una ciotola a parte, e
ogni commensale può aggiungerlo a piacere. Prima di iniziare il pasto a base di
couscous viene sussurrato "Biss’mi Allah" ("in nome di
Dio"), una preghiera di benedizione per la mensa tratta da un versetto del
Corano che recita: “Bismillahi arhaman ar-rahim” cioè “nel nome di Dio clemente
e misericordioso” per sacralizzare il cibo mentre alla fine del pasto viene
proferito il ringraziamento “Al hamduli-llah” cioè “grazie a Dio”.
Poi
si procede intingendo le tre dita della mano destra nel cous cous, come precisa
il corano, poiché con un dito mangia il diavolo, con due il profeta e con
cinque l’ingordo. Buona abitudine è leccarsi le dita alla fine del pasto. Si forma con le mani una
pallina di semola sgranata attorno a un pezzetto di verdura o carne o
pescepiatto utilizzando le mani, ognuno attinge alla porzione davanti a sé nel
piatto.
Per servirsi
non si utilizzano posate ma pane non lievitato.
Alla fine del
pasto viene proferito il ringraziamento “Al hamduli-llah” cioè “grazie a Dio”.
Origini
Il cous cous
affonda le sue radici nel maghreb, terra dei berberi, la popolazione indigena
dell’Africa Settentrionale.
Il processo
di cottura tipico del cous cous, la cottura a vapore dei grani sul brodo in una
speciale pentola, potrebbe avere avuto origine prima del decimo secolo in
un’area dell’Africa Occidentale che comprende gli attuali Niger, Mali,
Mauritania, Ghana e Burkina Faso.
Il nome
Il termine
“cous cous” è di derivazione araba ed ha il significato di “tritato (o ridotto)
in minutissimi pezzi”
Religiosità
Secondo
L’islam, una delle più meritevoli azioni che un vero devoto deve fare, è
distribuire del cous cous ai “fratelli” poveri, questo gesto è parte integrante
della “Sadaga”,
l’elemosina. E’ portatore di Baraka, una grazia divina ed è per questo motivo che, prima
e durante la sua preparazione la massaia dovrebbe pronunciare un’invocazione pia e non dovrebbe
vedere né sentire nulla che possa essere di malaugurio.
Farfalla di Fiume
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