martedì 27 dicembre 2011


NATALE DI VERSI

Questo Natale, epoca di passaggio, mutamento e pensiero, ha lasciato tracce splendenti nei nostri cieli. Le pubblico per fermarle nel nostro accampamento virtuale e per stimolaretutta la tribù a proeguire in questo affascinate cammino.
HAUG!
Da Orso guercio

L'uragano

L'uragano tutto svelle intorno a me
L'uragano svelle in me foglie e parole futili.
Turbini di passione sibilano in silenzio
Ma pace è sul tornado arido, sulla fuga della stagione delle piogge!

Tu Vento ardente Vento puro, vento della-bella-stagione, brucia ogni fiore ogni pensiero vano
Quando la sabbia ricade sulle dune del cuore.
Anvella, ferma il tuo gesto di statua e voi, fanciulli, fermate i vostri giochi e le vostre risa d'avorio.
A te consumi la voce insieme col corpo, secchi i profumo della tua carne
La fiamma che illumina la mia notte, come una colonna e come una palma.
Infiamma le mie labbra di sangue, Spirito soffia sulle corde della mia kôra
Che si levi il mio canto, puro come l'oro di Galam.

Léopold Sédar Senghor



Da Bufala seduta

Tu sei un asino,

ha la coda,

quando ti volti dietro vedi la coda,

quando guardi avanti tu vedi la via,

tu vai per la via, 

tu vai per la tua via.

Tu sei un asino, 

tu fai hi tu fai ho
tu fai hi ho, 

asino paziente
asino nostro,
hai le tue fissazioni

hai le tue delusioni.

Ami ficcare la testa nella greppia

e masticare la biada
e pensi e guardi,
e pensi e guardi

col tuo grande occhio languido.

E tu fai hi e tu fai ho

e tu fai hi ho.

Marius Marenco






Da Suono di cielo/Bianco riflesso


Sotto il raggio lunare c’è l’ombra
di qualcuno che suona tutta notte
-       un flauto traverso sull’orlo
di un  precipizio ripido.
Nessuno si domanda chi sia
né perché lo faccia, ma il cuore
è come il flauto traverso, all’infinito.
Chiunque sia a suonare,
senza sapere
da chi venga traforato quel vuoto,
vegliando aspetto l’alba,
tendendo, ad ascoltarlo, l’orecchio.

Al mattino, quando cessa all’improvviso
il suono di quel flauto, vedo solo
un airone che vola
nel cielo alto,
come l’avessi troppo a lungo
covato in un sogno.
Qualunque cosa sia,
senza timore, senza rassegnarsi,
l’uomo aspetta ciò che si muta
in flauto, discendendo dal cielo.

Pino



Da Orso guercio

La Musica
all'infinito va...
muovendosi nell'aria
in forma d'onde 
raggiunto l'orecchio più lontano
toccano angoli inesplorati della mente... 

Suonando  
ombre 
in mente vagano all'infinito
e anima guidando
va
sempre
ancora... ancora e poi ancora
a nuovi orizzonti.

Cerchio Sacro della Vita
Fuoco che riscalda
Sole che illumina.

Ondeggiare lento
farsi portare
con sguardo
lontano...

Questo è il Segreto della Vita.

Orso guercio




Da Farfalla di fiume

IL PELLEROSSA NEL PRESEPE


Il pellerossa con le piume in testa

e con l'ascia di guerra in pugno stretta,

com'è finito tra le statuine

del presepe, pastori e pecorine,

e l'asinello, e i maghi sul cammello,

e le stelle ben disposte,

e la vecchina delle caldarroste?

Non è il tuo posto, via! Toro Seduto:

torna presto di dove sei venuto.

Ma l'indiano non sente. O fa l'indiano.

Se lo lasciamo, dite, fa lo stesso?

O darà noia agli angeli di gesso?

Forse è venuto fin qua,

ha fatto tanto viaggio,

perchè ha sentito il messaggio:

pace agli uomini di buona volontà.

RODARI GIANNI


Da Acqua chiara

Il Natale quest’anno è arrivato troppo presto,
non lo aspettavo.
L’ho fatto entrare,
gli ho offerto un caffé,
ma deve avere capito che per me quello “non era proprio momento”
perché si è alzato ed è andato subito via.
Meno male!

Acqua chiara




Da Silvano Agosti

Il mese che preferisco
Il mese dell'anno che preferisco
è il tredicesimo,
quello delle stagioni inesistenti,
quello in cui gli uomini,
incontrandosi, sorridono.
Il mese in cui il sole non tramonta
e gli sguardi si perdono
nell'orizzonte.
E per trenta candidi giorni
anche tu mi ami nel desiderio.



A mare aperto
Su un'esile barca,
con poche certezze,
navigo il mare dei dubbi,
ma più avanzo, più le certezze
diventano salde, forti,
capaci di sfidare le tempeste.
"Ama anche chi non ami,
perchè ti umilierà
amare solo chi è amabile.
Nascerà in te una certezza,
non sarai solo un individuo,
ma un intero popolo in cammino".

giovedì 22 dicembre 2011

AUGURI

Lupogrigio lascia volare Colomba Rossa per portarvi un augurio sereno e consapevole.

Alce Nero diceva: …L'albero fiorente era il centro vivente del cerchio, e il circolo dei quattro quadranti lo nutriva. L'est dava pace e luce, il sud dava calore, l'ovest dava la pioggia, e il nord, col suo vento freddo e potente, dava forza e resistenza. Questo sapere ci veniva dal mondo dell'aldilà, con la nostra religione. Tutto ciò che il Potere del Mondo fa, lo fa in un circolo. Il cielo è rotondo, e ho sentito dire che la terra è rotonda come una palla, e che così sono le stelle. Il vento, quando è più potente, gira in turbini. Gli uccelli fanno i loro nidi circolari, perché la loro religione è la stessa nostra. Il sole sorge e tramonta sempre in un circolo. La luna fa lo stesso, e tutti e due sono rotondi. Perfino le stagioni formano un grande circolo, nel loro mutamento, e sempre ritornano al punto di prima. La vita dell'uomo è un circolo, dall'infanzia all'infanzia, e lo stesso accade con ogni cosa dove un potere si muove. Le nostre tende erano rotonde, come i nidi degli uccelli, e inoltre erano sempre disposte in circolo, il cerchio della nazione, un nido di molti nidi, dove il Grande Spirito voleva che noi covassimo i nostri piccoli.

Lasciamo CIRCOLare l'energia dentro e fuori di noi.

Haug

martedì 20 dicembre 2011

La tribù incontra in pace altre tribù in terra amica, nei vicoli di conversano.
E c'è pure un mercatino, L'OCCASIONE è ghiotta e noi sappiamo che è "l'occasione che fa l'uomo sano.

HAUG!

Menù dei Padri: la tradizione gastronomica ebraica.
Ricette tratte dalla bibbia, antico testamento.

Questo Natale 2011 per me profuma di antico. Famiglie e ospiti raccolti sotto una tenda al centro dell’accampamento, nel deserto. Su comodi cuscini attorno ad una tavola si condivide il pane, la carne e il latte. Scendo alle radici della tradizione ebraica dei Padri non per spirito religioso ma perché affascinata dai racconti, dalla storia, dalla cultura. Storia di Patriarchi e di presenze divine misteriose, portate dal soffio del vento, dal fuoco, dalla terra generosa, dal vitello grasso. Due pietanze dell’Antico Testamento.

La sapienza si è costruita la sua casa, ha intagliato le sue sette colonne. Ha ucciso il suo bestiame, ha preparato il suo vino e ha bandito la sua tavola (proverbi 9,1-2)

Vino speziato e Pane

Alcuni fatti della vita umani, alcuni gesti fondamentali sono sorprendentemente semplici. Un pezzo di pane e un bicchiere di vino condivisi, gesti fondamentali sorprendentemente semplici.

Ingredienti (moltiplicare le dosi):
4 bicchieri di vino rosso secco
4 fette di pane abbrustolito
1 cucchiaino di fiori secchi di lavanda
2 cucchiaini di miele
1 pezzetto di cannella
1 cucchiaino di melissa secca
1 cucchiaino di buccia di limone grattugiata

Scaldare tutti gli ingredienti, escluso il pan, in una pentola, senza portare però ad ebollizione. Filtrare con un colino finissimo. Disporre il pane abbrustolito in quattro coppette e irrorarlo con il vino ancora caldo. Attendere qualche istante che il vino sia assorbito dal pane e servire.



Manzo profumato con cipolle

Quanto si muove e ha vita vi servirà di cibo: vi do tutto questo, come già le verdi erbe”
Genesi 9,3
La religione ebraica non è vegetariana
Ingredienti:
800 g polpa di manzo
5 cipolle
3 spicchi d’aglio
100 ml di olio extrav di oliva
1 mela
1 cucchiaino di curcuma
1 cucchiaino di cumino
1 cucchiaino di grani di corandolo
2 foglie d’alloro
1 bustina di zafferano
300 ml di acqua
1 cucchiaio di farina 00
50 g di filetti di mandorle tostate
sale

In una pentola scaldare l’olio con la curcuma, l’aglio, il cumino e i semi di coriandolo leggermente schiacciati. Tagliare la carne a cubetti, infarinarla leggermente e farla rosolare nell’aglio caldo, insieme all’alloro. Salare. Aggiungere le cipolle tritate grossolanamente, unire l’acqua, portare ad ebollizione e far cuocere lentamente per circa un’ora. Nel frattempo sbucciare e tagliare la mela a pezzetti e aggiungerla allo stufato insieme allo zafferano. Far cuocere ancora trenta minuti. Decorare il piatto con una manciata di filetti di mandorle tostate.

Farfalla di Fiume 



Carissimi ortolani,

 allo scadere dell’anno, periodo di consuntivi e buoni propositi da palesare per l’avvenire, siamo in grado di affermare ragionevolmente che il lavoro svolto di concerto tra la pubblica amministrazione, i produttori, gli esperti del settore e l’OrtoCircuito, nonché la pertinenza dell’idea da noi perseguita con determinazione in questi ultimi anni, abbiano portato alla consacrazione del nostro brand come tra i più significativi e rappresentativi del meridione. I dati di recente resi noti sull’incremento registrato in fatto di produzione in Puglia (che vede la nostra regione reagire all’avversa congiuntura economica internazionale e superare gli standard pre-crisi del 2008), che in larga misura riguarda il comparto sociale e orticolo, dimostrano che difficilmente si sbaglia a puntare sulla promozione di ciò che è di qualità, che incarna tipicità ed è legato ad un territorio, alla sua storia e alla girandola di emozioni in grado di suscitare. Negli anni abbiamo fortemente creduto che dare un’identità ai nostri prodotti fedele al rispetto delle tradizioni e focalizzare su questo aspetto ogni attenzione, ci avrebbe premiato se fossimo riusciti a convogliare nel progetto i più coscienziosi, amorevoli e competenti produttori di socialità, se le amministrazioni pubbliche con la forza della loro azione politica ci avessero permesso di realizzare i nostri sogni e se fossimo riusciti ad appassionare, ancor prima che i consumatori, chi dell'orto si occupa, parla, fa cultura e opera di diffusione. Ed è proprio così che è andata. I nostri produttori non perdono occasione per confermare il livello di specializzazione raggiunto nell’arte dell'orto; la regione Puglia è più che mai impegnata nell’esportare le proprie ricchezze in ogni dove perché possano essere riconosciute ed apprezzate e i nostri collaboratori, grandi esperti e comunicatori del sociale, hanno completato l’opera col forte impatto che d’autorità producono nel nostro settore che difatti gli attribuisce crescente credibilità. L’intenzione di estendere l'OrtoCircuito al restante comparto del nord Italia e di diffonderne la filosofia anche in quelle regioni, si è rivelata una scelta di successo e con estrema soddisfazione abbiamo contato il gran numero delle adesioni al nostro programma pervenute anche da Arezzo, Torre a mare, San Girolamo, dalla Campania (ricordo i Caracciolini). La stampa nazionale e locale ci ha tributato grandi onori e concesso ampio spazio, sul web spesso e volentieri siamo citati ad esempio e chiamati a partecipare a confronti a tema; aver presenziato ad Andria ha dato grande risonanza alla nostra voce e partecipare a illustri vetrine regionali  ha fatto sì che si radicassero in altri paesi la consapevolezza della nostra qualità, il gradimento dei nostri prodotti e il forte interesse da parte dei simpatizzanti. In Italia la formula dinamica del progetto OrtoCircuitoche coinvolge e si rafforza col contributo di altre associazioni d’assoluta eccellenza come Effetto Terra, esperti dell’accoglienza turistica - Masseria dei Monelli e divulgatori della conoscenza ecologica, offre un campionario completo e quanto mai accattivante delle migliori risorse ecosociali e ambientali del Sud Italia. Ergo, continueremo su questa strada e rafforzeremo il segnale già distinto che siamo fin da adesso in grado di modulare. Alle irrinunciabili risorse di Francesca Tempesta e Manlio Epifania che ci guidano e supportano anche dagli illustri pulpiti dei loro frequentatissimi blog, si affiancheranno a breve altri organizzatori di eventi che naturalmente sposano la nostra causa con estroversa passione. Sul nostro blog approfondiremo le conoscenze attraverso lo scambio di idee sempre più ampie dove sia possibile partecipare e beneficiare del contributo di ogni appassionato desideroso di intervenire. OrtoCircuito allargherà i propri ambiti ad altri orti finora mai presi in considerazione e ad ogni forma di eccellenza del nostro settore e possiamo già annunciare che altre novità renderanno più proficua ed interessante la partecipazione di quanti interverranno. Di qui a breve ripartiranno le nuove iniziative per il 2012 un programma di eventi. In ciascuna regione del sud organizzeremo incontri ed attività volti a diffondere e ad approfondire la conoscenza delle realtà legate agli orti delle altre regioni vicine.

AD MAJORA ! Gianni

venerdì 16 dicembre 2011



RICETTE PER NATALE
Nella, sulla e intorno alla tavola celebriamo l'arcaico e ancestrale rito della condivisione e trasformazione della natura in alimento, per poi restituire ciò che prendiamo, riportandolo in vita.
Il Natale, che si creda o no, da religiosi o da laici, è un rituale di nascita e, coincidendo con il solstizio d'inverno, di Ri-Nascita. Dalle tenebre alla luce, passando attraverso la mensa, meglio se comune.
Per tutto questo e per il Gusto che tale ritualità porta con sè, potremmo condividere ricette, spunti, idee e consigli per una tavola fatta di piacere e di pensieri, di godere e di riflessione.
Allora approfittiamo del nostro blog http://www.lavocedellatana.blogspot.com/ o rispondendo a tutti in questa mail e lanciamoci appresso le nostre proposte x i pranzi a cui tutti, con sensi di colpa o meno, ci sottoporremo.
Sarebbe bello che la tribù si ritrovasse, anche se su tavole separate, a condividere alimenti,e preparazioni che ci riportino in cerchio.

Inizia Lupogrigio, vi propongo i nostri, miei e di Gazzella Gioiosa,
CROSTACEI INCOLONNATI
che coloriranno di gusto, profumo e sapore la tavola della nostra vigilia.
Trattasi di gamberoni al forno, spogliati del guscio, tranne la coda e la testa, e avvolti da una copertina di lardo di Colonnata. Così accuditi vanno semplicemente adagiati in una teglia accogliente e infornati per poco tempo, il necessario al grasso terricolo di coinvolgere, avvolgere e inquinare piacevolmente il contenuto marinaro. Io la proverò x la prima volta, poi vi faccio sapere, ma se qualcuno ne sa qualcosa ce lo dica.
Ora tocca a voi. Buon appetito!
HAUG!


martedì 13 dicembre 2011

FIERA DEL BARATTO
lupogrigio segnala la data di DOMENICA 18 DICMBRE a CONVERSANO
per la Giornata del Baratto per i Bambini.
La tribù è invitata.
HAUG

TOTEM
Sempre dal primo numero de l'ululato riporto il contributo sui nostri totem, il gioco continua e i totem sono modificabili a proprio piacimento, ma non troppo che poi s'incazzano!!
HAUG


Nomi e totem
La tribù, nella antica tradizione indoamericana, si rinomina nomina col “totem” rappresentativo di ognuno.
È un gioco, e come tale molto serio, al quale tutti partecipiamo ognuno per sé ed insieme al cerchio.
Questi sono i totem sino ad oggi scaturiti dalle nostre “visioni”, possiamo accettarli, cambiarli, variarli, un invito al gioco condiviso e partecipato, nella tradizione seriamente giocosa che ci contraddistingue.

nome                     totem
MANLIO:                LUPOGRIGIO
SARA:                   ACQUA CHIARA
ROMOLO:              ORSO GUERCIO
ADA:                      LUNA SECCA
ANNALISA:            BUFALA SEDUTA
TERESA                FARFALLA DI FIUME
ALMA:                   CHIARO DI LUNA
SALVATORE:        ORSO BRUNO
MARTINA:              gazzella gioiosa
GINO:                    delfino IMPRECANTE
ANTONELLA:        AQUILA G-ROSSA CHE ASCOLTA
CLAUDIA:              lontra CHE DANZA
LUCIA:
PINO:                    SUONO DI CIELO / biancoriflesso
MARCELLO:
PAOLA:
FRANCESCA:        CAPA TOSTA
PAOLO:                 Tuono Scatenato
GIANNI:                 IL GRANDE MONELLO
DANIELA:              SORELLA DI LUCE

Raccolgo l'invito di Orso Guercio e di Farfalla di fiume e pubblico, se ci riesco, i contenuti del numerozero de l'ululato. Mi pare giusto che sia tutto alla luce del blog e, sprattutto, mi diverte molto l'idea che ciò che abbiamo vissuto prima, lasci spazi a ciò che abbiamo condiviso poi. La nostra è una tribù in cui lo spazio tempo è una variabile e non una costante.
HAUG!
L’ululato
Come leggete abbiamo inaugurato una nuova testata, il lupo grigio si arroga il diritto di avviare e redarre questo numero zero, ma dal prossimo, se mai ci sarà, ognuno può immettere il proprio pensiero, desiderio, curiosità, cazzata. Possiamo utilizzare questo foglio base e riprodurre il proprio modello con le proprie parole, disegni, foto, ricette, proposte. Lo facciamo girare nella nostra mailng list e ci divertiamo su.
 
COUS-COUS il film
Un film di Abdel Kechiche. Con Habib Boufares, Hafsia Herzi, Faridah Benkhetache, Abdelhamid Aktouche, Bouraouïa Marzouk.
continua»
Titolo originale La Graine et le Mulet. Drammatico, durata 151 min. - Francia 2007
Beiji, 6o anni, lavora alla riparazione delle imbarcazioni nel porto di Sète, vicino a Marsiglia. Poco disposto alla flessibilità che la nuova organizzazione impone, viene licenziato. Beiji è divorziato e ha una nuova compagna ma non ha perso i contatti con la famiglia. Ora l'uomo vuole realizzare un sogno: ristrutturare una vecchia imbarcazione e trasformarla in un ristorante in cui proporre come piatto forte il cuscus al pesce. Nonostante le difficoltà economiche Beiji trova l'aiuto di tutti i familiari e l'impresa pare destinata al successo.
 ,


 (Ricetta a cura delle chef senegalesi Ba Diatou e Arame Bakar Diop N'Deye)

 Ingredienti per 10 persone:
•2kg di sgombro  •500 gr di gamberetti veraci •1 kg di pomodori pelati •0.3 litri di olio d'oliva •100 gr di cipolla •2 verze •200 gr di piselli •300 gr di carote •2 mazzetti di prezzemolo •250 gr di aglio •3uova •pancarré •100 ml di latte •1 kg di cous cous •pepe •zafferano •sale •peperoncino •paprika •cumino •zenzero
Procedimento per il sugo:
Con il mixer lavorate il pesce, le uova, il sale, il pepe, l’aglio, 5 pomodori, il prezzemolo e il pane già bagnato nel latte. Fate delle polpette di uguale misura.
Per il sugo soffriggete la cipolla con un po’ di olio d'oliva. Mettete i pomodori tagliati a dadini, versate un litro di acqua, la verza tagliata sottile, le carote e i piselli. Aggiungere sale, zenzero tritato fino, pepe, paprika e cumino a piacere.
Preparazione del couscous:
Disporre il couscous di semola media di miglio in un grande piatto, aggiungere 3 cucchiai di olio e un pizzico di sale. Lavorate la semola con poca acqua per volta, utilizzate la pentola per la cottura a vapore. Lasciate cuocere per circa 30 minuti. Condite con il sugo, disponete le polpette e servite.

bon appétit à tous le monde 

Grizli aveugles et Lune secs

 

Per la mente e per lo spirito


Cous cous o cuscus o cuscussù

Di origine maghrebina, il cous cous ha viaggiato nell’Africa subsahariana, dal Ciad al Senegal, per raggiungere i paesi mediorientali e diventare uno dei piatti più diffusi in Francia, in Grecia e in tutto il bacino mediterraneo, in Italia è conosciuto soprattutto in Sardegna (Carloforte), nel livornese e nel trapanese (San Vito Lo Capo). Alimento primordiale e leggero a base do semola di grano


Nella tradizione tunisina
Si tratta di una pietanza dalla forte valenza sociale in quanto lo si consuma tutti insieme  seduti per terra, su morbidi cuscini,  attorno a un grande piatto rotondo con la carne o il pesce e le verdure al centro, a cui attingono tutti i commensali. Il brodo viene servito in una ciotola a parte, e ogni commensale può aggiungerlo a piacere. Prima di iniziare il pasto a base di couscous viene sussurrato "Biss’mi Allah" ("in nome di Dio"), una preghiera di benedizione per la mensa tratta da un versetto del Corano che recita: “Bismillahi arhaman ar-rahim” cioè “nel nome di Dio clemente e misericordioso” per sacralizzare il cibo mentre alla fine del pasto viene proferito il ringraziamento “Al hamduli-llah” cioè “grazie a Dio”.
Poi si procede intingendo le tre dita della mano destra nel cous cous, come precisa il corano, poiché con un dito mangia il diavolo, con due il profeta e con cinque l’ingordo. Buona abitudine è leccarsi le dita alla fine del pasto. Si forma con le mani una pallina di semola sgranata attorno a un pezzetto di verdura o carne o pescepiatto utilizzando le mani, ognuno attinge alla porzione davanti a sé nel piatto.
Per servirsi non si utilizzano posate ma pane non lievitato.
Alla fine del pasto viene proferito il ringraziamento “Al hamduli-llah” cioè “grazie a Dio”.

Origini
Il cous cous affonda le sue radici nel maghreb, terra dei berberi, la popolazione indigena dell’Africa Settentrionale.
Il processo di cottura tipico del cous cous, la cottura a vapore dei grani sul brodo in una speciale pentola, potrebbe avere avuto origine prima del decimo secolo in un’area dell’Africa Occidentale che comprende gli attuali Niger, Mali, Mauritania, Ghana e Burkina Faso.

Il nome
Il termine “cous cous” è di derivazione araba ed ha il significato di “tritato (o ridotto) in minutissimi pezzi”

Religiosità
Secondo L’islam, una delle più meritevoli azioni che un vero devoto deve fare, è distribuire del cous cous ai “fratelli” poveri, questo gesto è parte integrante della “Sadaga”, l’elemosina. E’ portatore di Baraka, una grazia divina ed è per questo motivo che, prima e durante la sua preparazione la massaia dovrebbe pronunciare  un’invocazione pia e non dovrebbe vedere né sentire nulla che possa essere di malaugurio.



Farfalla di Fiume



lunedì 12 dicembre 2011

seconda occasione

Col suo COUS-COUS, la seconda occasione è andata. È andata bene.
Il film ha allietato alcuni, annoiato altri, coinvolto tutti, anche chi, arrivando alle nove, sperava d'evitarlo. Ma tant'è.
Lupogrigio ringrazia tutti i presenti e molto anche gli assenti, loro malgrado o per scelta. Anche questa volta abbiamo respirato una bell'aria.
Insieme ringarziamo di cuore Orso Guercio e Luna Secca per il meraviglioso Cous-cous che ci hanno donato, per il quale Sorella di Luce ha espresso il giusto aggettivo: armonico!
Naturalmente grazie nache alla bella e buona boccia di vinop veneto di Marcello (ancora senza totem) e alla delicata vinata trentina di Bianco Riflesso, all'Amaro del Capo di Acqua Chiara che così ha portato nella tribù anche il suo Nino che l'ha consigliata.
Grazie a Farfallal di fiume per la sua Polenta di miglio (assente) all crema di arachidi (presente) che ci siamo sbafati con semplice pane. Grazie ai biscottini allo zenzero degli "ospiti" Stefania e Gianni e ai deliziosi Cup Cake (scrittura a senso
) di Gazzella Gioisa e Marta(senza totem). Grazie al film portato da Delfino Imprecante, al proiettore del Grande Monello. Grazie al nulla portato da tutti e al molto portato da tutti.
Per la prossima occasione, la cui data stabiliamo insieme, Lupogrigio propone una LETTURA A PIù VOCI, col contributo di tutti quelli che vorranno. Stabiliamo se darci un tema o lasciare che ognuno scelga nella sua libreria.
E per ora è tutto.
Lupogrigio saluta con amore tutta la tribù e rimanda alla Prossima Occasione.

HAUG!