Del tepee
Della vista acuta e del volo alto d’aquila, capace di vedere ciò che altri no, di Delfino-Imprecante.
Della sibillina profezia e della adesione liberatrice d’energie di Nostra-Signora-degli-Aghi, cucitrice d’emozioni.
Della carica travolgente e della irsuta generosità da bisonte di Don Juan Panza-che-Danza.
Del tocco leggero e della spinta trasformatrice che bruco sublima di Farfalla-di-Fiume.
Della vitale, rassicurante e duale presenza di Orso-Grigio e Chiaro-di-Luna.
Della precussiva corposità di Orso-Guercio.
Della pacante sapienza della tribù Norbo-Nipponica.
Della scintilla di gaiezza di Frida-che-Rida.
Del senso di concretezza guidato da impalpabili vibrisse da topo di Lupogrigio.
Dell’abbraccio d’anime e corpi della tribù tutta.
Del sole che brucia e accarezza dorando.
Dei tronchi che stanno, del vento che passa.
Di pavone che ruota e gallo che canta.
Di cicala che impazza e sudore che cola.
Di tutto questo si nutre questa nostra sacra tenda, polo magnetico d’emozioni, attenzioni, invenzioni, spaesamenti e trasformazioni. Dimora autoreggente aperta alle albe, circolare alle sensazioni, morbida ai desideri, resistente alle incurie, refrattaria all’impossibile. Raccoglitore imperfetto di sogni, amplificatore colorante di piaceri, stimolatore impreciso di giochi. Imbuto al cielo, per travasare energie e passioni.
Grazie allo spirito che ci ha guidato, all’anima che ci ha ispirato, al cuore che ci ha battuto, al bambino che ci ha giocato, all’adulto che ci ha accudito, al cerchio che ci ha legato. Grazie.
Della vista acuta e del volo alto d’aquila, capace di vedere ciò che altri no, di Delfino-Imprecante.
Della sibillina profezia e della adesione liberatrice d’energie di Nostra-Signora-degli-Aghi, cucitrice d’emozioni.
Della carica travolgente e della irsuta generosità da bisonte di Don Juan Panza-che-Danza.
Del tocco leggero e della spinta trasformatrice che bruco sublima di Farfalla-di-Fiume.
Della vitale, rassicurante e duale presenza di Orso-Grigio e Chiaro-di-Luna.
Della precussiva corposità di Orso-Guercio.
Della pacante sapienza della tribù Norbo-Nipponica.
Della scintilla di gaiezza di Frida-che-Rida.
Del senso di concretezza guidato da impalpabili vibrisse da topo di Lupogrigio.
Dell’abbraccio d’anime e corpi della tribù tutta.
Del sole che brucia e accarezza dorando.
Dei tronchi che stanno, del vento che passa.
Di pavone che ruota e gallo che canta.
Di cicala che impazza e sudore che cola.
Di tutto questo si nutre questa nostra sacra tenda, polo magnetico d’emozioni, attenzioni, invenzioni, spaesamenti e trasformazioni. Dimora autoreggente aperta alle albe, circolare alle sensazioni, morbida ai desideri, resistente alle incurie, refrattaria all’impossibile. Raccoglitore imperfetto di sogni, amplificatore colorante di piaceri, stimolatore impreciso di giochi. Imbuto al cielo, per travasare energie e passioni.
Grazie allo spirito che ci ha guidato, all’anima che ci ha ispirato, al cuore che ci ha battuto, al bambino che ci ha giocato, all’adulto che ci ha accudito, al cerchio che ci ha legato. Grazie.
montato il 24.06.12, festeggiato il 22.07.12
Nessun commento:
Posta un commento